Pulitura
Per la rimozione del primo strato
sintetico (pittura vinilica) è stata usata una mista 2A applicata a
pennello su veline e rimossa poi con spugne.
Per gli strati successivi sono stati
impiegati impacchi con carbonato d’ammonio e un tensioattivo (Neo
Desogen) supportati con polpa di carta e sepiolite e applicati su tutta
la superficie (1300 mq).
La rimozione delle ridipinture è stata
poi eseguita manualmente con spatole, ripetendo gli impacchi per lo
strato a calce particolarmente tenace ed aderente. I depositi di fumi e
sporco ammorbiditi dall’impacco, sono stati rimossi con un lavaggio con
tamponi morbidi, la pulitura si è conclusa con un accurato risciacquo
per la rimozione dei residui di ammonio dalla superficie. E’ stata messa
in luce così tutta la superficie originale del marmorino.
Consolidamento
Potendo intervenire solamente dal basso,
è stato ripristinato l’ancoraggio dell’intonaco a mormorino alla
struttura lignea tramite imperniatura con perni in vetroresina e resina
epossidica caricata, operando una cucitura lungo i margini delle lacune
e delle fessurazioni. Queste sono state riempite con iniezioni di PLM-AL(malta
idraulica fluida).
Integrazione e rifacimenti
Erano presenti ampi rifacimenti con malta
cementizia delle cornici e delle modanature e integrazioni di vaste
lacune sul marmorino delle volte e della controfacciata. Queste
integrazioni erano in parte ammalorate e distaccate in seguito a
dissesti ed infiltrazioni e una volta rimosse le ridipinture apparivano
incompatibili con il materiale originario.
Per cui sono state demolite e sostituite
con un nuovo marmorino realizzato con i tre strati canonici (cocciopesto,
malta fina, marmorino)
L’arcata addossata alla controfacciata è
stata parzialmente ricostruita, rimuovendo il rifacimento cementizio e
la struttura lignea sottostante ormai fatiscente, sostituita con una
nuova struttura lignea e un nuovo marmorino.
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